Io stesso posso proclamarmi un precursore della corrente di indossare oggetti appartenuti ai defunti proprio perché nei miei outfit, come ad esempio quello di oggi, ho abitudine sfoggiare qualcosa che mi ricorda una persona a o un’affetto di qualcuno che oramai ha abbandonato la soglia del mondo terreno.
Indossare abiti dei nostri affetti
Negli ultimi tempi il mondo della moda si è liberato da tanti tabù riscoprendo il fascino di abiti e oggetti appartenuti ad altre epoche: abbinare al proprio outfit dei pezzi vintage a vestiti contemporanei sembra essere il nuovo trend del momento.
Sui principali social network, Tik Tok fra tutti, spopola tra i fashion stylist e gli amanti della moda la tendenza a creare stili e look unici abbinando pezzi scovati negli armadi dei nostri antenati o rinvenuti nei mercatini dell’usato. Sono tantissime le persone che scelgono sottovesti, foulard, camicie da notte oppure cappotti degli anni Cinquanta da abbinare con fantasia e creatività a stivali platform, sneakers, jeans, e accessori in pelle. L’effetto, come si può bene immaginare, è assolutamente Wow: un modo per ribadire che indossare e scovare, dagli armadi polverosi, mucchi di abiti oppure oggetti appartenuti ai defunti di epoche passate possono tornare a splendere, dando vita a look particolari, unici e senza tempo.
Riciclare gli oggetti dei defunti
Riciclare, infatti, non è mai stato così divertente e stimolante, specie se si tratta di vestiti e accessori appartenuti ai nostri cari, dai genitori o a persone vicine affettivamente a noi, che in qualche modo hanno fatto parte della nostra storia.
Anche perché, a ben guardare, la maggior parte dei capi che possiamo tirare fuori dagli armadi dei nostri cari che non ci sono più sono realizzati con stoffe di prima qualità, di modello, taglio e lavorazione artigianale. Questo poiché fino a pochi decenni fa non esisteva il mercato della fast fashion e la produzione industriale di abiti fatti in serie con materiali tossici, inquinanti e dannosi per la salute di cui purtroppo oggi sembriamo non poter fare a meno.
Pochi ma buoni
Negli anni passati vigeva la regola d’oro che non era importante possedere centinaia di capi tutti super alla moda ma bastava averne pochi però di buona qualità, realizzati su misura dalle mani esperte di un sarto e versatili al punto giusto, in modo da poter essere abbinati con eleganza e semplicità per diverse occasioni e diversi stili.
Fateci caso leggendo le etichette applicate ai capi dei nostri antenati: si tratta per lo più di fatture pregiate e di materiali e fibre naturali (i lavori fatti a mano) come lino, lana, cotone, pelle vera. Iniziare a considerare l’idea di “riciclare” e indossare abiti, oggetti e accessori appartenuti a defunti di epoche passate, reinventandoli con fantasia, può essere un ottimo modo per vestire di qualità e creare un’inversione di tendenza, valorizzando le produzioni sartoriali del glorioso Made in Italy.
Oltre tutto, questi capi vintage, così finemente rifiniti nei minimi dettagli, con stampe innovative e dai modelli originali, se abbinati bene possono rendere il nostro outfit unico, amplificando la nostra personalità ed aiutandoci ad emanare un fascino incredibile.
Un trend da non sottovalutare
Se fino a poco tempo fa faceva alquanto specie il indossare abiti oggetti usati oppure appartenuti ai nostri cari oppure defunti oggi questa credenza è stata scardinata del tutto, in nome di una maggiore libertà e consapevolezza che si è diffusa a macchia d’olio anche nel mondo fashion, considerando anche che la moda e le tendenze sono caratterizzate da una certa ciclicità e ricorsività: mai fare l’errore di pensare che quello che non “si usa” più oggi può essere buttato, perché probabilmente ci saranno momenti in cui un dato capo tornerà ad essere inaspettatamente in auge sulle passerelle!
In tutto ciò non dimentichiamo l’aspetto affettivo: indossare un capo o un accessorio che era di un parente a noi caro può accorciare le distanze, oltre che tra un’epoca passata e il presente, anche tra noi e chi non c’è più. La credenza, diffusa presso tutti i popoli, che gli oggetti si carichino in qualche strano modo dell’energia di chi li ha posseduti non può non avere un fondo di verità. Conservare con cura oppure continuare a indossare cose appartenute a chi non c’è più significa onorarne il ricordo, manifestare affetto e gratitudine.
Oggetti che fanno rivivere dei ricordi
Nella storia, il rapporto tra mondo dei vivi e persone defunte è sempre stato circondato da un alone di mistero: si pensi che in epoca vittoriana era comune fabbricare dei veri e propri gioielli con i capelli del defunto, racchiusi in medaglie o cammei che portavano l’effige di chi si era amato in vita.
Riguardo ad abiti, accessori, oggetti e averi appartenuti ai defunti, la Chiesa cattolica prescriveva fino a poco tempo fa di disfarsi di tutto ciò che era appartenuto al nostro caro scomparso, dando in beneficenza ciò che poteva essere riutilizzato e dunque avere una seconda vita come oggetto utile per qualcuno. In caso di oggetti a cui si era particolarmente legati, questi potevano essere conservati dagli eredi e continuare ad infondere in chi rimaneva, affetto e memoria.
Crea il tuo stile unico e personale
In breve, il nostro consiglio è quello di essere creativi, liberi e fantasiosi ma soprattutto di seguire il cuore: se aprendo l’armadio della nonna sentite una vibrazione e ricordate quell’abito di pizzo che lei indossava la domenica o a cui teneva tanto, ecco, non esitate a renderlo vostro, a reinventarlo e a dargli una seconda possibilità!
LA TUA RECENSIONE E’ IMPORTANTE
Cosa ne pensi di questo articolo in merito al fatto di indossare oggetti di qualsiasi natura appartenuti ai nostri cari defunti? Se vuoi aggiungere il tuo punto di vista fammelo sapere inserendo un commento proprio qui sotto raccontandomi il tuo ricordo legato alla storia, senza dimenticarti di mettere un MI PIACE ed ISCRIVERTI al BLOG per restare aggiornat* sui miei contenuti.
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