Versace

23 Mar , 2020 - Home,Icone,Moda

Versace

Oggi vi porto nel grande mondo della Maison Versace. Chi non ne ha sentito parlare? Chi non si è mai posto la domanda del come è nato e quali sono le credenziali della stessa? Come ha fatto a diventare un marchio di grande prestigio riconosciuto in tutto il mondo? Ecco in questo articolo proverò a raccontarvi attraverso lo sguardo di un ragazzo a tutte queste domande.

Gianni Versace è nato in Calabria nel 1946, e fin dagli albori della sua esistenza iniziò a seguire le orme della madre che era sarta ed a sua volta confezionava vestiti nell’atelier da lei creatasi, infatti la sua formazione avvenne nell’atelier di famiglia dove imparò il mestiere tramandatogli dalla stessa. Arriva a Milano nel 1972 e cominciò agli esordi con il ruolo di disegnatore per il marchio di Genny nella linea di Byblos dove ne divenne il direttore creativo, nel 1975 presenta la sua prima collezione esordiente di abiti in pelle per Complice.

La storia del marchio Versace

Il marchio nasce esattamente nel 1978 a cui ha dato il logo, visibile ancora oggi sotto gli occhi di tutti, quello di Medusa, ovvero una figura mitologica dell’antica Grecia, una donna la cui storia si rivale nel trasformare in pietra tutte le persone che la osservano dritta negli occhi, uno degli elementi caratteristici della stessa sta nel fatto di avere dei serpenti al posto dei capelli. Gianni trova molta ispirazione nell’antica Grecia, tant’è che molteplici elementi che caratterizzano la stessa epoca Classica li ritroviamo non solo nelle sfilate, nei capi di abbigliamento e stilistici, ma anche nell’architettura da lui idealizzata come opere d’arte e strutturali dell’intera Maison.

Nel corso della sua vita il Marchio ha creato delle vere opere d’arte di cui possiamo ammirare lo splendore ancora oggi, divenuto uno dei marchi più prestigiosi del madeinitaly, rappresenta tutt’ora un’immenso patrimonio artistico e artigianale davvero unico nel suo genere, le sue linee sono molto sensuali, la donna Versace è colei che sa quello che vuole e arriva dritta al punto della sua meta, senza girare intorno al dubbio, la donna Versace è colei che tutti osservano per la sua lungimiranza, colei che osa e sopratutto colei che non smette mai di mostrarsi in tutta la sua bellezza.

Molteplici sono state le collaborazioni e successi raggiunti nel corso della sua carriera, quando l’arte ti scorre nelle vene non puoi che raggiungere su tutti i fronti ed arrivare in ogni dove con la tua passione. Gianni ci insegna a guardare sempre oltre l’orizzonte, è lì che si nasconde il nostro vero traguardo senza custodirne alcuna meta, ma ricordatevi di non perdere mai di vista il punto di partenza.

Versace in passerella

Gianni è stato il primo stilista a creare il ruolo delle Top Model, non solo viste come delle semplici indossatrici su cui mostrare i suoi capi, ma ha dato loro il titolo di vere Muse nelle sue sfilate, i suoi vestiti raccontano delle storie, che, incanalati nelle modelle diventato nei veri e propri capolavori che parlano da sé.

La stessa Naomi Camplell fu scoperta da Gianni in persona, per lui non erano solo modelle ma delle e vere proprie linfe da colorare in tutto il loro splendore, la cosa davvero unica delle sue sfilate sono proprio i rapporti di amicizia che crea con il suo pubblico, e questo lo fa nel modo più sincero e limpido in quello che riguarda il rapporto umano e non solo per ciò che intraprende il Business ma soprattutto per quello che è la sua personalità generosa e gentile, leale e presente, artista e visionario.

Nel 21 Luglio del 1997 fu assassinato nella sua villa a Miami, le circostanze rimangono tutt’ora sconosciute, tante sono stati i presupposti ma di concreto non è stata data alcuna testimonianza per quanto riguarda la sua scomparsa, ma io personalmente voglio ricordarlo così, con il suo sorriso sempre lieto verso la vita ed in tutto quello che era, è e resterà sempre il suo grande cuore.

Dopo la morte di Gianni

Dopo la sua scomparsa ha preso la successione sua sorella nonché personaggio audace di cui si avvale ancora oggi nelle vesti di direttore creativo, Donatella Versace, Gianni e Donatella hanno sempre avuto uno di quei legami davvero profondo e questo ha fattosi che la stessa riuscisse nel prendere in mano le redini della Maison, non da meno è stato fondamentale il ruolo del fratello Santo, nella gestione strutturale finanziaria della stessa.

Nel corso della sua Maison sono state avverse le storie che girano intorno al mistero di Medusa, d’altro canto non sarebbe tale se avesse scelto un’altro logo, ma la stessa implica questa sorta di rigenerazione. La linea di Gianni è rimasta invariata nel tempo, ovvero lo stile è rimasto etereo con molte sfaccettature e rivisitazione da parte dell’intero Team, ma i suoi capolavori nel Vintage restano tutt’ora dei veri pezzi da collezione.

Donatella e Santo sono riusciti a mantenere viva la figura di Gianni, racchiudendo nel vero senso della fratellanza una unione senza uguali, e qui voglio mostrarvi alcune delle rivisitazioni di Gianni. Fino ad arrivare nel 2019 in cui il marchio ha venduto la loro quota maggiore di azione a Michael Kors, di cui si avvale ancora oggi come direttore creativo la stessa Donatella.

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