Quest’oggi ho visto per la centesima volta il documentario chaos and creation di Francesco Carrozzoni, racconta la storia di una donna che ha saputo fare del proprio mestiere un’arte da cui ispirarsi ancora oggi: Franca Sozzani. In lei vi è uno sguardo magico, una persona che non smette mai di raccontarti qualcosa che non sai e ti incanta tutte le volte che la ascolti.
Franca Sozzani è stata direttrice di Vogue per 27 anni, fino alla sua prematura scomparsa il 22 Dicembre 2016, in lei si nota fin dagli esordi la voglia di dare spazio al desiderio di idee emergenti, come ha dichiarato la stessa Donatella Versace, grande amica fin dagli esordi, hanno avuto inizio tutti insieme, i grandi nomi, stilisti emergenti, la stessa Franca prende parte alla rivista come direttore creativo nel Maggio del 1988, a mio parere personale il madeinitaly è nato proprio in quegli anni, in cui fra stilista editore, fotografo e team operativo nella gestione dello sviluppo, si collaborava in una idea che si basava sull’unione tra gli stessi.
Franca Sozzani una vita leggera
La redattrice di Vogue è una icona di di cui non ti dimenticherai mai, la sua intraprendenza, determinazione e leggerezza nella vita saranno sempre uno spunto da cui partire per credere in te stesso. In lei rivedo molta passione e curiosità verso tutto quello che doveva ancora avvenire, era una vera eclettica, tant’è che disse in una intervista di non seguire una ricerca di mercato, ma di ascoltare il proprio istinto, tant’è che agli esordi aveva la certezza nella pubblicazione di ogni sua rivista, che sarebbe stata l’ultima.
Nelle sue copertine rivediamo l’unicità che la contraddistingue nel campo editoriale, le sue riviste sono andate a ruba persino in america per la sua intraprendenza nel settore, Franca sapeva dare luce a quello che gli altri girano la faccia, per un senso di pudore o incomprensione in sotto certi aspetti, il suo sguardo limpido li raccontava attraverso una foto di cui l’interpretazione è traducibile in tutte le lingue.
Franca era così, ci credeva davvero in quello che osservava senza mai togliere lo sguardo a qualcosa che probabilmente non comprendeva nessuno, ma dava modo e tempo per creare il tuo spazio, il tuo sogno, la tua vita, e di vivere il suo magico sorriso. Franca voglio ricordarla così, insegnate di arte, stilista di vita, e sopratutto un sorriso di speranza.