I marchi più celebri di moda sono riconoscibili a colpo d’occhio grazie ad alcuni tratti distintivi che sono entrati nella nostra immaginazione. In questo articolo ti parlerò di brand identity, fornendoti alcuni esempi celebri.
Esempi di Brand Identity nella moda
Se ti dico Chanel la tua mente penserà di certo alla camelia che orna le loro shopping bag. Allo stesso modo, il nome Tiffany ti richiama alla mente l’iconico colore azzurrino.
Il logo, la palette di colori, il modo di comunicare… questi sono tutti elementi che costituiscono l’identità di un marchio e lo rendono riconoscibile agli occhi del pubblico. In questo modo ogni fashion brand crea un suo sistema di valori in cui ci si identifica e che ce lo fa scegliere in mezzo a tanti.
Se ami ad esempio prendere la vita con ironia, amerai probabilmente lo stile colorato di Moschino. Oppure, se preferisci vestirti casual, ma non rinunci all’eleganza, Ralph Lauren è quello che fa per te.
Ma come funziona tutto questo? Vediamolo più nel dettaglio.
Brand Identity: cos’è?
Ogni marchio che si rispetti vuole dare un’immagine ben precisa alle persone che lo acquisteranno. Per fare ciò vengono messe in atto una serie di strategie di marketing (o più precisamente di branding) che servono a comunicare l’identità della marca.
In questo senso l’identità consiste in una serie di elementi visuali e comunicativi che esprimono i valori della casa di moda e ce la fanno percepire in un certo modo.
In particolare una brand identity di successo comprende:
- Caratteristiche fisiche: il logo, i colori utilizzati e il nome stesso
- Personalità: come comunica i prodotti, se ha un tone of voice formale/informale
- Relazione: come si interfaccia ai propri clienti
- Immagine riflessa: il pubblico a cui ci si riferisce contribuisce a definire il marchio
- Auto-immagine: il modo in cui i clienti percepiscono sé stessi
- Cultura: il sistema di valori a cui il brand si ispira
Questo ultimo punto è particolarmente importante nel mondo della moda. Quando infatti indossiamo un capo di abbigliamento, ci sentiamo parte di un universo che ci permette di esprimere la nostra personalità.
Ḕ insomma un po’ come entrare nel “nostro mondo”, grazie alla scelta di un determinato marchio.
A seconda del proprio modo di essere ci si può quindi orientare verso ciò che più si preferisce: lusso e ricercatezza, praticità e vita all’aria aperta o, perché no, ecosostenibilità.
Brand Identity: due esempi nel mondo fashion
Di seguito ti mostrerò come due celebri aziende di moda hanno comunicato negli anni il proprio modo di essere e sono diventate quelle che conosciamo. Ti voglio far notare come le diverse scelte di marketing hanno portato a costruire negli anni delle immagini solide e a fidelizzare negli anni il proprio pubblico di riferimento.
Versace
La maison nasce nel 1978 (questa è la data della sua prima collezione) e da subito si fa notare per la sua ricerca del lusso e dei tessuti preziosi. Sono celebri infatti i suoi capi in seta con stampe che uniscono motivi geometrici e richiami all’antica Grecia.
Non a caso il logo di Versace è la medusa, la creatura mitologica in grado di pietrificare chiunque la guardasse negli occhi. Questa non solo richiama l’idea della classicità e di un’eleganza sensuale senza tempo, ma anche della capacità del marchio di catturare l’attenzione dei suoi fan (elemento pressoché costante nell’identità del brand)
Questo è particolarmente evidente nei suoi grandi show. Si pensi ad esempio alle leggendarie sfilate degli anni ’90 con protagoniste le modelle più famose dell’epoca come Claudia Schiffer, Naomi Campbell e Linda Evangelista.
O anche alle collaborazioni che il marchio ha portato avanti con personaggi dello spettacolo (Madonna, Christina Aguilera, Patrick Dempsey…) per rilanciare la casa di moda dopo la tragica scomparsa del fondatore Gianni Versace.
Organic Basics
Passiamo a un esempio di brand identity totalmente diverso. Organic Basics è un marchio di intimo fondato a Copenaghen. Tra i suoi capisaldi abbiamo l’ecosostenibilità dei prodotti, che viene comunicata su più livelli.
Abbiamo quindi non solo l’utilizzo di cotone organico e di altri materiali naturali che non inquinano, ma anche l’impegno a creare dei capi che durino nel tempo, garantendo la circolarità del business.
Sul loro sito questo è chiaramente spiegato, sottolineando anche come i prodotti vengano realizzati in fabbriche con condizioni di lavoro e ritmi sostenibili. Organic Basics vuole quindi dare un’immagine di sé il più trasparente possibile, e invita anche i suoi clienti a condividere i suoi valori, dando la possibilità di collaborare con l’azienda.
Conclusione:
Creare l’identità di un marchio di moda è un lavoro complesso, ma così potente da farci letteralmente “sentire a casa”.
La cosa importante è però che l’immagine che il brand vuole dare e il come noi lo percepiamo siano la stessa cosa. Altrimenti il lavoro sarà stato vano!
LA TUA RECENSIONE E’ IMPORTANTE
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