In questo articolo caro amici non vi parlerò solo di moda vista come estetica comunicativa non verbale ma andrò a spiegarvi più nel dettaglio quello che rappresenta nel suo intrinseco significato ovvero: “Qual è il prezzo della diversità?”
Fin da bambino ho da sempre utilizzato i capi di seconda mano, avendo la fortuna che amici e parenti (non tutti) vivevano senza etichette mediatiche di genere.
Purtroppo vivere in un paese di provincia come il mio porta delle incomprensioni e complicazioni poiché prevale lo stereotipo di genere ovvero quelle che io chiamo persone robotizzate (vogliono tutte le stesse cose) abituate a distinguere UOMO o DONNA.
Per farmi intendere meglio vi faccio un’esempio pratico: come l’ultima moda, c’è chi la segue e c’è chi la fa.
Spesso vivo nella solitudine la mia Unicità, ache se, di questi tempi fortunatamente vedo che si stanno abbattendo le barriere mentali anche nei luoghi più complessi come il mio; ma purtroppo siamo ancora lontani dalla libertà sessuale di qualsiasi genere.
Qual’è il prezzo della Diversità?
Nella mia vita mi sono sempre considerato diverso, che se vogliamo è il sinonimo di unico, ma in un contesto come questo, si inciampa spesso nella solitudine, incomprensione e prese in giro.
Persino da alcuni membri di famiglia ed amicizie mi sono sentito discriminato dalla mia diversità soffrendo parecchio.
Con il tempo ho imparato a vivere nel mio mondo, costruito da sogni e speranze, ma anche da tanta solitudine.
Impari a chiuderti in una realtà parallela senza permettere più a nessuno di ferirti:
” Ho dei ricordi nella mia adolescenza dove vedevo ragazzini e ragazzine della mia età prendermi in giro e nella mia testa mi chiedevo che cosa non funzionasse in me per poi capire che ero giusto esattamente così come sono ripetendomi che io ero (superiore a loro).”
Con il senno di poi ne ho pagate le conseguenze, senza rendermi conto che accettavo quello che la mia mente era capace di vedere: “una libertà decisiva per tutti”
In ogni capo che indosso c’è dietro una risata, un sogghigno e tanta sofferenza che pochi comprendono e quindi vi dico che quando osservate un mondo avverso al vostro, non criticatelo, non sminuitelo, ma cercate di comprenderlo come un’insegnamento a qualcosa di nuovo.
In questo look indosso:
- Giacca: Vintage anni’80 con spalline comprata su VINTED.
- Pantaloni in velluto a zampa firmati DIESEL.
- Occhiali DIOR VINTAGE.
- Mocassino Flaform GEOX.
- Dolcevita senza maniche FALCONERI
- Borsa tracolla I SANTI DI MILANO
Ringraziamenti al Fotografo: ELVIO PRIMO TARTAINI
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